Razza monaca, habitat, alimentazione, pesca ed esche.
La razza monaca (Dipturus oxyrinchus) è un pesce cartilagineo appartenente alla famiglia Rajidae.
Descrizione in sintesi della razza monaca.
Il disco, romboidale, presenta i margini anteriori concavi e convergenti, in alto al centro, in un rostro lungo, appuntito e stretto. La pelle è superiormente liscia, ad eccezione della presenza di una spina preorbitale. Con la crescita, l’estremità del muso e il margine anteriore del disco divengono spinulosi e così pure le orbite oculari. Negli esemplari grossi, la spinulosità si estende a quasi tutta la superficie dorsale. Presenti 3-4 serie di spine alari.
Lungo la coda, in posizione laterale, esistono negli adulti, altre 11-14 spine, spaziate irregolarmente, lunghe e appuntite e che possono essere dritte o ricurve, sia in avanti che indietro. Il lato ventrale del corpo, abbastanza liscio nei giovani, diventa negli adulti più ruvido e spinuloso di quello dorsale. Tutta la superficie è coperta di pori nerastri che rappresentano il foro di uscita di canali mucosi. La bocca è piccola e arcuata con mascelle munite di denti più o meno appuntiti, disposti in serie verticali (35-42 in quella superiore).
Nei maschi i denti centrali di ambedue le mascelle hanno una base allargata su cui sorge una punta lunga, acuta e uncinata, volta verso l’interno. I denti laterali, nei maschi posseggono una punta centrale brevissima e nelle femmine sono del tutto piani e mozzati. Nei giovani di ambo i sessi, tutti i denti sono sempre lisci e senza punte. Le pinne pettorali hanno i margini abbastanza acuti. La colorazione nei giovani è bruno caffè-latte uniforme, con macchie circolari biancastre. Con l’età la colorazione si scurisce fino a blu-grigio fumo, mentre le macchie chiare tendono a confondersi col fondo e ne appaiono altre scure. Il lato ventrale è brunastro e grigiastro con striature e macchie nere; si scurisce negli adulti.
Brevemente l’habitat delle razze monaca.
Frequenta fondali sabbiosi e sabbio-rocciosi da 90 m ad oltre 900 m, ma è più usuale intorno ai 200 m.
L’alimentazione in breve della razza monaca.
I giovani esemplari si nutrono di piccoli crostacei, in particolare anfipodi e gamberetti, mentre gli adulti si nutrono invece di granchi, gamberi e piccoli pesci.
I metodi di pesca e come pescare in mare la razza monaca.
Brevemente l’esca migliore per la razza monaca.
Sicuramente non resiste ad esche come sarde e filetti di cefalo innescati per il pesce serra o altri predatori. Dli esemplari giovani spesso sono ingannati da esche meno voluminose come anellidi tipo coreani e arenicola.
Dove pescare in sintesi la razza monaca.
Sicuramente le spiagge che degradano velocemente, con fondali fangosi, sabbiosi o ghiaiosi ad una profondità media tra i 10-60 m.
Periodo e mesi migliori in breve per la pesca la razza monaca.
Senza nessun dubbio il periodo che ci possiamo imbattere in questa razza nelle vicinanze della costa è quello estivo.
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