Pescare calamari e totani

Come pescare calamari e totani.

La pesca di calamari e totani da riva sta diventando sempre più popolare lungo le nostre coste. Gli artificiali per la pesca di calamari possono regalare belle soddisfazioni sia da riva che da porti, scogliere e barca.

Differenze tra calamari e totani.

Calamaro:

  • Corpo allungato e affusolato.
  • Pinne romboidali ai lati della parte terminale del corpo, simili a una punta di lancia.
  • Occhi quasi laterali.
  • Due tentacoli più lunghi con ventose di misura diversa, parzialmente retrattili.
  • Otto tentacoli più corti con ventose regolari disposte su due file.
  • Colore rosa con macchie rosse e brune.
  • Può raggiungere i 10 kg di peso e 1 m di lunghezza.

 

Totano:

  • Assomiglia al calamaro, ma con pinne triangolari più corte.
  • Due tentacoli lunghi non retrattili con quattro file di ventose.
  • Otto tentacoli più corti di lunghezza uguale, lunghi la metà.
  • Colore violaceo iridescente.
  • Peso da 1 a 15 kg e lunghezza oltre il metro.

Entrambi vivono in profondità, in zone fangose, ma il calamaro ama anche le distese di posidonie e i fondali coralligeni.

Da sapere sulla pesca ad eging per calamari e totani

Pescare calamari e totani è possibile sia con esche naturali che con esche artificiali chiamate gamberoni totanare o egi. L’attrezzatura da utilizzare è simile a quella per la pesca delle seppie. In commercio si trovano canne ideali per l’eging, ma si possono usare anche quelle per lo spinning leggero. Le canne devono essere morbide con una potenza da 10 a 30 gr, mentre i mulinelli ideali sono da 2500 a 4000.

I mulinelli devono essere imbobinati con trecciato sottile dal 0,06 allo 0,10. Per preparare la lenza, unisci al trecciato uno spezzone di 50-70 cm di monofilo dello 0,25/0,30, che funge da ammortizzatore e a cui si lega l’artificiale. Evita di collegare l’artificiale a una girella o moschettone, preferendo un semplice nodo direttamente all’artificiale.

Le catture durante le ore diurne sono occasionali, ma le ore migliori per pescare vanno dal tramonto all’alba. Pescando di notte, è indispensabile utilizzare esche artificiali fosforescenti. Approfondiremo questi aspetti nel dettaglio.

Azione di pesca a eging per calamari e totani

Una volta che l’artificiale è in acqua, attendi che si adagi sul fondo. Esegui due jerkate, recuperando successivamente il filo in bando. Aspetta poi 5-10 secondi, il tempo necessario affinché l’artificiale riguadagni il fondo. Ripeti questa azione di pesca fino a quando l’artificiale non arriva a riva. Di solito si fanno tre lanci e poi ci si sposta di 10 metri se non si ottengono risultati.

Quando calamari e totani attaccano l’artificiale, il trecciato si tende e il segnale trasmesso alla punta della canna è un appesantimento di questa. Durante il recupero, mantieni un movimento costante e calmo, per evitare di strappare i tentacoli del cefalopode.

Gli artificiali eging per pescare calamari e totani

Gli artificiali per calamari e totani variano di prezzo da 1 a 15€. Le totanare più costose, oltre ad avere un rivestimento in seta e una colorazione migliore e più resistente, sono ben bilanciate. Per le totanare economiche, fai attenzione alla girella di testa, che potrebbe staccarsi. In tal caso, puoi praticare un piccolo foro e far passare il filo.

Per quanto riguarda la scelta del colore, non esistono regole certe. È consigliabile avere un assortimento di totanare di vari colori e testarli per trovare quello più efficace in base alle condizioni di pesca.

Le esche naturali per pescare calamari e totani

Le esche naturali utilizzate per pescare calamari e totani consistono solitamente in piccoli pesci come boghe, sugarelli, sarde e menole. La tecnica più comune è l’uso del “ciuffo” o “totanara per morto”, che consiste in una gabbietta metallica d’acciaio che racchiude il pesce esca, oppure un ago al centro su cui si ferma il pesce esca. Sotto al capo ci sono ami robusti e privi di artigli, formando una corona che può essere singola o doppia.

Le esche naturali sono preferibili nel periodo iniziale della pesca a totani, seppie e calamari, quando l’acqua non ha ancora raggiunto temperature rigide. Le esche artificiali sono invece preferibili quando luci artificiali o la presenza della luna annullano l’illuminazione fosforescente dei gamberoni o totanare.

Quando dove e come pescare totani calamari e seppie.

In molti ignorano che i calamari e i totani in alcune zone si spingono fino al sotto costa alla ricerca di cibo e per la riproduzione e proprio in questo periodo che possono essere pescati anche da riva.

Periodo migliore per pescare calamari e totani da riva

Il periodo migliore per pescare calamari e totani da riva è inferiore rispetto a quello dalla barca, poiché con la barca è possibile spostarsi al largo e cercare acque più profonde e fredde. Da riva, invece, dobbiamo sfruttare il momento in cui i calamari si avvicinano per la riproduzione.

Indipendentemente dal fatto che si peschi in porti, scogliere o spiagge, è buona regola tentare la pesca ai calamari con mare calmo e senza vento. Proprio in assenza di vento e onde, con mare piatto, i calamari e totani sono più attivi e in caccia.

I mesi e il periodo migliore per pescare calamari e totani da riva a eging

I mesi autunnali e invernali sono i migliori per pescare calamari e totani, poiché in questo periodo si avvicinano a riva con l’intento di riprodursi. Durante questi mesi, è possibile insidiarli in vari hot spot. Le zone in cui si pesca, influenzate da correnti e fondali, determinano il periodo migliore per avere maggiori chance di successo.

Anche la temperatura stagionale influisce sulla pesca dei calamari, accorciando il periodo se le temperature sono più alte della media e allungandolo se sono più basse. In sintesi, i mesi migliori per pescare calamari e totani da riva vanno da fine ottobre fino ai primi di marzo.

Gli orari migliori per pescare calamari e totani da riva a eging

I calamari sono facilmente attratti dalla luce fosforescente degli artificiali. Pertanto, le ore migliori per pescare calamari e totani vanno dal tramonto all’alba. Durante queste ore, è consigliabile utilizzare egi, totanare e gamberoni fosforescenti di ottima fattura, che si illuminano con un’intensità maggiore e per un tempo più lungo. Le torce UV sono ideali per caricare gli artificiali rapidamente e con una maggiore intensità.

Anche le ore con il sole basso, che precedono il tramonto e seguono l’alba, offrono un gioco di luce e ombra interessante per la pesca del calamaro. Le ore centrali del giorno sono generalmente meno produttive, a meno che il cielo non sia nuvoloso o piovoso, quando la luce del sole non penetra la superficie dell’acqua.

In sintesi, le ore migliori per pescare calamari e totani sono quelle successive al tramonto per tre o quattro ore. Le condizioni ideali includono mare calmo e assenza di vento, che permettono di lavorare l’esca nel modo migliore. Tuttavia, è possibile catturare calamari e totani anche di giorno, specialmente durante il tramonto quando si avvicinano a riva.

Gli spot migliori per pescare calamari e totani

I migliori spot per pescare calamari e totani sono quelli caratterizzati dalla presenza di luci artificiali, come lampioni, che attirano piccoli pesci, prede naturali dei cefalopodi. Le zone ideali hanno fondali misti, composti da sabbia fine e ciottoli. Ecco alcuni spot da provare:

  • Moli illuminati: Le luci dei moli attirano piccoli pesci, creando un ambiente ideale per i calamari e i totani in caccia.
  • Imbocchi portuali: Questi punti offrono un passaggio naturale per i cefalopodi che seguono le loro prede nelle acque più calme del porto.
  • Scogliere: Le scogliere forniscono nascondigli e correnti favorevoli, rendendole perfette per l’azione di pesca.
  • Spiagge profonde: Queste aree offrono un habitat adatto, specialmente di notte, quando i calamari e i totani si avvicinano alla riva.

I calamari e i totani prediligono acque fredde e limpide, condizioni quasi fondamentali per una pesca di successo. Sfruttare questi spot durante le ore notturne, con mare calmo e assenza di vento, può aumentare notevolmente le possibilità di cattura.

Pescare calamari e totani dalla barca.

Sicuramente una delle pesche notturne che si possono svolgere dalla barca è la pesca di calamari e totani.

Traina per la pesca di calamari e totani

La traina per la pesca di calamari è una tecnica affascinante che attrae molti pescatori sportivi. Non solo la prelibatezza di questo mollusco, ma anche la sua efficacia come esca viva per la cattura di altre specie come dentici, ricciole e cernie la rendono una tecnica quasi indispensabile per molti.

Attrezzatura

  • Mulinello e canna: Scegli un mulinello robusto abbinato a una canna di potenza media, in grado di gestire le prede target e di reggere la resistenza dell’acqua durante la traina.
  • Lenza: Utilizza una lenza principale resistente, preferibilmente in monel o dacron piombato, che aiuti a mantenere l’esca ad una profondità desiderata.
  • Esche vive: Opta per calamari o totani vivi, che offrono un’azione di nuoto realistica e attirano efficacemente altre specie predatrici.

Tecnica

  • Scelta dell’area: Identifica zone con presenza di prede e attività di pesca. Le aree con fondali misti e presenza di luci artificiali possono essere particolarmente produttive.
  • Preparazione dell’esca: Assicurati che gli esemplari utilizzati come esca siano in buone condizioni e attivi. Puoi collegarli al terminale utilizzando un amo robusto e sicuro.
  • Regolazione della profondità: Imposta la lunghezza della lenza in modo da mantenere l’esca a una profondità efficace, solitamente appena sopra il fondale o a una profondità dove si sospetta la presenza di predatori.
  • Traina lenta: Avvia la barca e imposta una velocità di traina lenta e costante. Monitora attentamente la reazione della lenza e preparati a rispondere ai segnali di attacco dei calamari o di altre specie.
  • Recupero con attenzione: Quando rilevi una cattura, recupera lentamente e con costanza, facendo attenzione a non forzare eccessivamente la preda. Evita movimenti improvvisi che potrebbero far perdere l’esca.

La traina per la pesca di calamari e totani è una tecnica avvincente che richiede pratica e pazienza, ma può offrire grandi soddisfazioni e la possibilità di catturare una varietà di specie marine.

Esche artificiali per la pesca di calamari e totani a traina

Quando si tratta di scegliere le esche artificiali per la pesca di calamari e totani a traina, è importante fare attenzione alla qualità costruttiva e al realismo del nuoto dell’artificiale. Ecco alcuni consigli utili:

Marca e qualità costruttiva

  • Marche rinomate: Opta per produttori di fiducia come Rapala, Maria, Yozuri e altri brand noti per la loro qualità e affidabilità.
  • Costruzione robusta: Assicurati che le esche siano realizzate con materiali resistenti e duraturi, in modo che possano resistere alla tensione dell’acqua e alle possibili catture.

Scelta del colore delle totanare per la traina di totani e calamari.

  • Colori luminosi: In condizioni di scarsa luminosità, luna debole o acque torbide, preferisci esche con colori vivaci e olografie forti. Questi colori aiutano ad attirare l’attenzione dei predatori in condizioni di visibilità ridotta.
  • Colori naturali: Quando le acque sono limpide e cristalline, o durante le fasi di luna crescente o piena, opta per esche con colorazioni che imitano il pesce foraggio presente nell’area. Queste colorazioni possono essere più realistiche e convincenti per i predatori.

Considerazioni aggiuntive.

  • Dimensioni e forme: Scegli esche che imitano le dimensioni e le forme delle prede principali dei calamari e dei totani presenti nell’area di pesca.
  • Movimento naturale: Cerca esche con un nuoto realistico e naturale, in grado di attirare l’attenzione dei predatori e convincerli ad attaccare.
  • Sperimentazione: Non esitare a sperimentare con diverse combinazioni di colori, dimensioni e stili di esche per trovare quella che funziona meglio nelle condizioni specifiche di pesca.

Scegliendo le esche artificiali con cura e attenzione ai dettagli, potrai massimizzare le tue possibilità di cattura durante la pesca di calamari e totani a traina.

Le ore e il periodo migliore per pescare calamari e totani dalla barca a traina.

Per la pesca dei calamari e dei totani dalla barca a traina, il periodo migliore solitamente coincide con i mesi invernali, da ottobre a marzo. Durante questo periodo, i calamari sono più attivi e si avvicinano di più alla superficie, rendendo più efficace la tecnica della traina. Tuttavia, in alcune zone questa stagione può estendersi fino alla fine di maggio, soprattutto nelle aree dove le temperature rimangono più miti.

Inoltre, le ore migliori per praticare la pesca dei calamari a traina sono quelle notturne. Durante la notte, i calamari sono più attivi e reattivi agli artificiali, e la mancanza di luce solare favorisce l’efficacia delle esche fosforescenti o illuminate.

In sintesi, per ottenere i migliori risultati nella pesca dei calamari e dei totani dalla barca a traina, è consigliabile pescare durante le ore notturne nei mesi invernali, quando questi cefalopodi sono più attivi e facilmente attratti dagli artificiali.

Terminale per pescare calamari e totani a traina dalla barca.

Il terminale per la traina ai calamari può essere realizzato in diversi modi, a seconda delle preferenze e delle condizioni di pesca. Ecco una possibile configurazione:

  • Spezzone in fluorocarbon: Utilizza uno spezzone di fluorocarbon con un diametro compreso tra 0,30 e 0,35 mm e lungo circa 1-2 metri. Lega un’estremità dello spezzone direttamente all’artificiale da trainare e l’altra estremità alla lenza madre del mulinello.
  • Utilizzo di più artificiali: Puoi trainare contemporaneamente diversi artificiali con la stessa canna utilizzando un terminale a bandiera. Utilizza due girelle a tre vie per costruire una trave sulla quale legare i terminali per gli artificiali.
  • Configurazione specifica: Per la traina ai calamari, puoi seguire una configurazione specifica che prevede la realizzazione di una trave lunga circa due metri, sulla quale si legano due finali da 60 centimetri e uno da un metro e mezzo. L’ultimo artificiale utilizzato deve essere auto-affondante in modo che durante la traina porti a fondo la trave con gli altri artificiali. In alternativa, puoi utilizzare un piombo. Il terminale deve essere posizionato a circa 20 metri dalla poppa dell’imbarcazione, mentre si traina ad una velocità di circa 2-2,5 nodi.

Durante la traina, assicurati di recuperare senza strappi, mantenendo sempre la lenza sotto tensione per evitare che il calamaro possa sfuggire. Tuttavia, fai attenzione a non forzare troppo per evitare di strappare i tentacoli delicati del calamaro.


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