Pesca al cefalo.
Molto probabilmente la pesca al cefalo è la pesca più praticata in Italia per la presenza del cefalo lungo tutta la costa, e in alcune zone paludose e fiumi.
Per prima cosa vediamo le differenze tra i diversi cefali.
Il cefalo appartiene alla famiglia degli Mugilidae che comprende 75 specie di pesci d’acqua salata e salmastra, in Italia sono maggiormente presenti 3 di queste specie: comune, dorato, bosega, labbrone o schiumarolo, calamita, verzelata o musino.
I Cefali comune
Mugil cephalus , è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae. Il suo areale è vastissimo, infatti vive in tutte le acque tropicali e temperate calde del mondo (distribuzione circumtropicale), in
Europa è diffusa a nord fino al Golfo di Guascogna. È una specie eurialina, in grado di sopportare ampie variazioni di salinità tanto che si ritrova regolarmente sia in acque marine, che dolci, che salmastre. È in grado di vivere anche in ambienti inquinati, infatti si trova frequentemente all’interno di porti. Vive in banchi (soprattutto i giovani). Lo si incontra soprattutto dove ci siano fondi duri o manufatti ma non disdegna anche i fondi completamente molli purché la profondità dell’acqua sia sufficientemente bassa.
I Cefali dorato
Liza aurata è un pesce di mare appartenente alla famiglia dei Mugilidae. Molto simile al cefalo comune ma ha una testa più piccola e stretta, il labbro superiore sottile e una larga macchia dorata molto evidente sull’opercolo.
È piuttosto difficile da riconoscere le tre specie europee appartenenti al genere Liza. Questa forse è la più facile da identificare a causa della macchia dorata sull’opercolo, sempre ben visibile (e spesso accompagnata da un’altra macchia più piccola più vicino all’occhio). Inoltre, contrariamente ad altre specie del genere, è assente la macchia nera all’ascella delle pinne pettorali.
I Cefali bosega
Chelon labrosus, è un pesce della famiglia Mugilidae. Il suo aspetto è quello classico dei Mugilidae, con corpo slanciato e fusiforme a sezione quasi circolare e così la sua livrea argentea con numerose linee longitudinali scure. Si riconosce però bene dalle altre specie soprattutto per la bocca che presenta un robusto e carnoso labbro superiore privo di intaccatura centrale ma con alcune serie di tubercoli ben rilevabili sia al tatto che con una semplice lente d’ingrandimento. Inoltre, spesso, le pinne pettorali sono di color grigio opaco.
Le dimensioni raggiungono i 70 cm per un paio di kg di peso.
Il Cefalo labbrone o Cefalo schiumarolo
Oedalechilus labeo è un pesce di mare appartenente alla famiglia dei Mugilidae. Ha il tipico aspetto da cefalo ma ben distinguibile dalle altre specie in base ad alcuni particolari:
- il labbro superiore è molto spesso e carnoso molto più che nel bosega mentre l’inferiore è sottile ed appuntito
- La sagoma è sensibilmente più tozza e panciuta
- la pinna anale ha 11 raggi molli contro 6-7 negli altri generi mediterranei della famiglia
- le dimensioni non superano i 25 cm.
Il cefalo calamita
Liza ramada è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae. Esternamente molto simile al cefalo dorato, si riconosce per alcuni caratteri:
- la macchia dorata sull’opercolo può essere come non essere presente, se presente non è mai ampia e vistosa come quella di Liza aurata
- la macchia nera all’ascella delle pinne pettorali è sempre presente (anche se talvolta poco visibile)
- Le pinne pettorali sono corte: piegate in avanti non raggiungono il bordo posteriore dell’occhio.
Il Cefalo verzelata o Cefalo musino
Liza saliens è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae. Estremamente simile al Cefalo dorato al punto da essere quasi indistinguibile presenta però alcune caratteristiche diverse:
- il corpo è molto snello, molto più che nei congeneri tanto da renderlo quasi sempre riconoscibile a colpo d’occhio
- il muso è molto più appuntito
- la macchia dorata sull’opercolo è spesso presente e frazionata in 2 o più macchie più piccole, non è mai vistosa ed unica come in Liza aurata
- La macchia nera all’ascella delle pinne pettorali è assente e queste pinne, girate in avanti, raggiungono o superano il bordo anteriore dell’occhio.
- L’unico carattere sicuro di riconoscimento però consiste nell’osservare numero e forma di particolari degli organi interni.
Pesca al cefalo quando.
Periodo e mesi migliori per la pesca al cefalo o muggine.
Presente nelle lagune salmastre e lungo le coste italiane durante tutto l’anno,
Dove pescare i cefali.
L’habitat del cefalo o muggine.
Questi pesci sono diffusi in tutti i mari tropicali e temperati della Terra.
Abitano acque costiere, più o meno profonde, spingendosi nelle lagune e nelle foci dei fiumi.
Dove pescare il cefalo o muggine.
Gli spot migliori per la pesca al muggine sono le spiagge nelle vicinanze di foci e lagune salmastre.
Le diverse tecniche per pescare i cefali.
Come pescare i cefali a bolognese.
Cefalo a bolognese.
La pesca del cefalo a bolognese è una tecnica molto divertente con diverse catture e i diversi hot spot dove possiamo pescare.
Dove e hot spot per la pesca del cefalo a bolognese.
Questi pesci sono diffusi in tutti i mari tropicali e temperati della Terra. Abitano acque costiere, più o meno profonde, spingendosi nelle lagune e nelle foci dei fiumi. Gli spot migliori per la pesca al muggine sono le spiagge nelle vicinanze di foci e lagune salmastre. Anche nei fiumi a chilometri di distanza dalle foci sono luoghi dove vivono i cefali.
Periodo migliore per pescare il cefalo a bolognese.
Presente nelle lagune salmastre, fiumi e lungo le coste italiane durante tutto l’anno. Ma il periodo primaverile risulta il più redditizio.
Le esche e la pasturazione per pescare del cefalo a bolognese.
Sicuramente un’esca molto valida e anche economica è il bigattino e la pasta. Il bigattino come la pasta può essere utilizzata anche per la pasturazione durante l’azione di pesca. La pasta può essere acquistata a preparata a casa seguendo diverse ricetta. (Ricetta pastura per cefalo).
Finale e terminale per pescare del cefalo a bolognese.
Il terminale lungo 60-70 cm deve essere sottile del 0,10-0,16 è legato alla lenza madre con una girella tripla. Sondando la profondità l’amo deve scendere fino al fondo e scendere velocemente. La misura ideale dell’amo è dal 10-14.
Taratura galleggiante per la pesca del cefalo in base alla corrente e profondità.
Ci possiamo trovare in diverse situazioni di pesca del cefalo a bolognese in base agli hot spot scelti per la pesca del cefalo:
- Prima situazione presenza di corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Seconda situazione presenza di corrente e profondità inferiore a 2 metri.
- Terza situazione poca corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Quarto caso poca corrente e profondità inferiore a 2 metri.
Come pescare del cefalo a bolognese in acqua veloce e profonde superiore a 2 metri.
Questa è sicuramente una delle condizioni più difficili in cui pescare del cefalo a canna fissa. In questa probabilmente pero si trova il pesce di taglia maggiore quindi e da sfruttare. In questo caso si usa esclusivamente galleggianti con forma a pera rovescia/carota allungata. Il piombo è consigliabile utilizzare una torpilla che dovrà coprire almeno il 70 – 80% del galleggiante bloccata tra due pallini. Quindi i restanti 30-20% per la taratura del galleggiante si utilizzano pallini.Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo a bolognese in acqua veloce e basse con meno di 2 metri di profondità.
In questo caso sono da preferire i pallini alla torpille per tarare il galleggiante e pescare del cefalo a canna fissa. Sicuramente in questo modo il fondale in minor tempo con solo loro l’utilizzo. Allo stesso modo come in acque più profonde si utilizzano galleggianti con forma a pera rovescia/carota. La grammatura dei galleggianti di norma non supero i 6 gr. Come piombatura, effettuerei un bulk di piombini della stessa grandezza che andrà a ricoprire il45-55 % della portata del galleggiante. Per il restante 55-45% si inseriranno degli altri piombi sottostanti. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo a bolognese in acqua lente e profonde superiore a 2 metri.
In questi casi si utilizza dei galleggianti a forma di goccia. I galleggianti a goccia offrono sicuramente una maggiore sensibilità, allo stesso tempo offrono prestazioni migliori. Le grammature dei galleggianti per la pesca a bolognese in queste situazioni variano da 1 ai 3 grammi. Come piombatura, si può utilizzare una spallinatura decrescente rispetto al galleggiante aumentando lo spazio verso il finale tra un piombo e l’altro. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare a bolognese del cefalo in acqua lente e basse con meno di 2 metri di profondità.
Queste sono zone che si trovano molto spesso nei piccoli fiumi, torrenti e canali. Certamente è consigliato l utilizzo dei galleggianti a goccia di ridotte dimensioni che non superano il grammo. La piombatura viene fatta con una spallinatura di piombi della stessa grandezza posti a intervalli equidistanti. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare i cefalo dalla spiaggia e nelle lagune a bolognese.
Si differenzia per la pesca al cefalo a bolognese travi montature terminali e finali in base allo spot. Per la pesca al cefalo con la bolognese dalla spiaggia la montatura è col finale disteso sul fondo. Si usano Galleggianti da 2 gr fissi con piombatura a scalare. La scaletta della piombatura va dal piombo più pesante in alto scalando verso il basso in caso di corrente debole.
In caso di forte corrente bisogna partire col piombo in alto più leggero e aumentando il peso verso il basso. Sondando la profondità in modo da far appoggiare la girella sul fondo (possibilmente una girella tripla misura 24). Il finale di 120 150 cm del diametro del 0,12-0,16 da preferire il florocarbon al nylon. Dopo aver sondato il finale deve essere stesso sulla sabbia per tutta la lunghezza. Gli ami ideali sono di tipo Beck ben robusti e affilati di misura 8-12.
Pescare i cefali dalle scogliere naturali e artificiali a bolognese.
Quando ci troveremo a pescare tra gli scogli artificiali, non si pescherà sul fondo maprevalentemente a mezz’acqua, non molto lontano dalla scogliera stessa. Ideale per la pesca dalla
scogliera, in condizioni di mare calmo e corrente assente la pesca in caduta. Posizionati i pallini a circa 10/15 centimetri di distanza tra l’uno e l’altro quindi in otteniamo 100/150 centimetri di lenza del 0,12-0,16. In caso di mare mosso o con corrente superficiale piuttosto forte. La torpille, fermata da un pallino posto prima della girella, renderà meno mobile l’esca al passaggio della forte corrente.
Pescare i cefali nei porti a bolognese.
Quando ci troveremo a pescare nel porto i cefali a bolognese, si pescherà molto vicino al fondo, non molto lontano dalla muraglia. Ideale per la pesca dal porto, in condizioni di mare calmo e corrente assente Posizioniamo i pallini a circa 10/15 centimetri di distanza tra l’uno e l’altro distribuiti su circa 100/150 centimetri di lenza del 0,12-0,16. In caso di corrente superficiale piuttosto forte una torpille, fermata da un pallino posto prima della girella, renderà meno mobile l’esca al passaggio della forte corrente.
Come pescare i cefali a feeder.
Quando e come pescare il cefalo a feeder???? Sicuramente il mese di ottobre è il periodo ideale per la pesca a feeder dei cefali. Con la tecnica del feeder pasturiamo e con alcune accortezze possiamo avere abboccate una dietro l altra o quasi. Si utilizzano canne da fondo leggero o specifiche da feeder. I mulinelli 3000-4000 imbobbinati con 0,18-0.22 e finali da un metro del diametro del 0.16-0.20 con ami dal 10 al 14.
Semplicemente si utilizza una antitangle direttamente sulla lenza madre legando una girella utilizzando un gommino salvando. Il terminale o finale si lega all’altra estremità della girella. Si innesca due bigattini mentre la pasture può essere a base di sfarinati o con lo stesso bigattino. Il pasturatore da scegliere deve essere in base a cosa si sceglie per pasturare. Pasturatoti chiusi sono ideali per il bigattino mentre pasturatoti aperti sono per gli sfarinaci.
Accorgimenti per pescare il cefalo a feeder.
Un accorgimento da tenere in acque ferme è quello di lanciare il pasturatore sempre allo stesso punto. Aspettare qualche minuto in modo che in parte si svuoti e facciamo un giro di mulinello. In questo modo portiamo l amo nelle vicinanze dove prima c’era il pasturatore in prossimità della pastura fuoriuscita dal pasturatore. In questa zona probabilmente sono arrivati i pesci alla ricerca di cibo.
Molto importante è lanciare sempre l’esca e il pasturatore nella stessa zona dove il pasturatore ha rilasciato la pastura anche nei lanci precedenti. Possiamo segnare il filo in bobina dopo il primo lancio oppure utilizzare la clip ferma filo del mulinello. In questo modo possiamo fare in modo che tutti i nostri lanci arrivino sempre alla stessa distanza. La clip è quel gancetto che si trova sulla parte inferiore della bobina e che in molti pensano che serve esclusivamente a fermare il filo quando si ripone il mulinello dopo una pescata. Esistono sul mercato mulinelli progettati proprio per questa pesca con clip ammortizzata e di generose dimensioni.
Come pescare i cefali a fondo.
La pesca del cefalo a fondo è una tecnica utilizzata da molto tempo soprattutto con la mazzetta. Spesso con la mazzetta regala altre catture di pesci più pregiati come orate e spigole.
Dove e hot spot per la pesca del cefalo a fondo.
Questi pesci sono diffusi in tutti i mari tropicali e temperati della Terra.
Abitano acque costiere, più o meno profonde, spingendosi nelle lagune e nelle foci dei fiumi. Gli spot migliori per la pesca al muggine sono le spiagge nelle vicinanze di foci e lagune salmastre. Anche nei fiumi a chilometri di distanza dalle foci sono luoghi dove e possibile pescare il cefali.
Periodo migliore per pescare il cefalo a fondo.
Presente nelle lagune salmastre, fiumi e lungo le coste italiane durante tutto l’anno. Ma il periodo estivo risulta il più redditizio per pescare i cefali a fondo.
Le esche e la pasturazione per pescare del cefalo a fondo.
Sicuramente un’esca molto valida e anche economica è la pasta, il coreano e non disdegna l’arenicola sopratutto in mare. La pasta può essere acquistata o preparata a casa seguendo diverse ricetta. (Ricetta pastura per cefalo).
Montature finale e terminale per pescare del cefalo a fondo.
Le montature sono molto diverse in base all’esca. Utilizzando la mazzetta si utilizzano una montatura e terminale molto rozzo con fili grossolani, mentre utilizzando il coreano si deve affinare il tutto con finali e travi sottili in fluoro carbon.
La mazzetta per pescare il cefalo a fondo.
La mazzetta e composta da un numero variabile di ami da 5 a 9 legati su spezzoni di fili molto corti circa 15 cm. Questi ami legati vengono legati ad un’altro spezzone di monofilo che compone il bracciolo. Per legare gli ami si utilizza filo del diametri variabile dal 0,22 al 0,30 e ami a gambo lungo di misura dal 10 al 6. Questi spezzoni poi si legano insieme con 100 cm di nylon del 0,30 dall’estremità si fa un asola. Il terminale cosi composto si collega a un moschettone.
Il moschettone si lega direttamente sulla lenza madre dopo aver infilato un piombo scorrevole e un gommino salva nodo. Si utilizza un moschettone per scambiare velocemente la mazzetta. Il piombo del peso ridotto da 50-70 gr. Il lancio deve essere accompagnato per far in modo da non distruggere l’innesco delicato per questo si utilizzano canne paraboliche e morbide.
Come innescare la pasta o pastura per pescare il cefalo a fondo.
- L innesco a campana per cefalo.
L’innesco va eseguito formando una campana che copre gli ami con la pastura facendo in modo che gli ami stanno al centro col gambo e si punte rivolte verso l esterno formando una sorta di stella o asterischi.
- L innesco a grappolo per cefalo.
Un altro sistema per innescare la mazzetta e quello di innescare amo per amo singolarmente con piccole palline di pastura a formare una sorta di grappolo simile a quello dell uva.
La montatura trave terminale e finale per pescare il cefalo a fondo col coreano o arenicola.
La montatura deve essere molto sottile con due o tre ami a bandiera. Per la trave non si utilizzano mai fili più grossi del 0,25 mentre per i terminali non si sale sopra il 0,16. Finale e trave deve essere costruita in fluoro carbon utilizzando le perline doppio foro. Sui terminali per dare un maggior movimento all’esca si utilizza della schiuma pop up.
Come pescare i cefali al ilglese.
Cefalo all’inglese.
La pesca del cefalo all’inglese è una tecnica molto divertente con diverse catture e i diversi hot spot dove possiamo pescare.
Dove e hot spot per la pesca del cefalo all’inglese.
Questi pesci sono diffusi in tutti i mari tropicali e temperati della Terra.
Abitano acque costiere, più o meno profonde, spingendosi nelle lagune e nelle foci dei fiumi. Gli spot migliori per la pesca al muggine sono le spiagge nelle vicinanze di foci e lagune salmastre. Anche nei fiumi a chilometri di distanza dalle foci sono luoghi dove vivono i cefali.
Periodo migliore per pescare il cefalo all’inglese.
Presente nelle lagune salmastre, fiumi e lungo le coste italiane durante tutto l’anno. Ma il periodo primaverile risulta il più redditizio.
Le esche e la pasturazione per pescare del cefalo all’inglese.
Sicuramente un’esca molto valida e anche economica è il bigattino e la pasta. Il bigattino come la pasta può essere utilizzata anche per la pasturazione durante l’azione di pesca. La pasta può essere acquistata a preparata a casa seguendo diverse ricetta. (Ricetta pastura per cefalo).
Finale e terminale per pescare del cefalo all’inglese.
Il terminale lungo 60-70 cm deve essere sottile del 0,10-0,16 è legato alla lenza madre con una girella tripla. Sondando la profondità l’amo deve scendere fino al fondo e scendere velocemente. La misura ideale dell’amo è dal 10-14.
Taratura galleggiante per la pesca del cefalo in base alla corrente e profondità.
Ci possiamo trovare in diverse situazioni di pesca del cefalo all’inglese in base agli hot spot scelti per la pesca del cefalo:
- Prima situazione presenza di corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Seconda situazione presenza di corrente e profondità inferiore a 2 metri.
- Terza situazione poca corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Quarto caso poca corrente e profondità inferiore a 2 metri.
Come pescare del cefalo all’inglese in acqua veloce e profonde superiore a 2 metri.
Questa è sicuramente una delle condizioni più difficili in cui pescare del cefalo a canna fissa. In questa probabilmente pero si trova il pesce di taglia maggiore quindi e da sfruttare. In questo caso si usa esclusivamente galleggianti con forma a pera rovescia/carota allungata. Il piombo è consigliabile utilizzare una torpilla che dovrà coprire almeno il 70 – 80% del galleggiante bloccata tra due pallini. Quindi i restanti 30-20% per la taratura del galleggiante si utilizzano pallini.Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo all’inglese in acqua veloce e basse con meno di 2 metri di profondità.
In questo caso sono da preferire i pallini alla torpille per tarare il galleggiante e pescare del cefalo a canna fissa. Sicuramente in questo modo il fondale in minor tempo con solo loro l’utilizzo. Allo stesso modo come in acque più profonde si utilizzano galleggianti con forma a pera rovescia/carota.La grammatura dei galleggianti di norma non supero i 6 gr. Come piombatura, effettuerei un bulk di piombini della stessa grandezza che andrà a ricoprire il45-55 % della portata del galleggiante. Per il restante 55-45% si inseriranno degli altri piombi sottostanti.Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo all’inglese in acqua lente e profonde superiore a 2 metri.
In questi casi si utilizza dei galleggianti a forma di goccia. I galleggianti a goccia offrono sicuramente una maggiore sensibilità, allo stesso tempo offrono prestazioni migliori. Le grammature dei galleggianti per la pesca all’inglese in queste situazioni variano da 1 ai 3 grammi. Come piombatura, si può utilizzare una spallinatura decrescente rispetto al galleggiante aumentando lo spazio verso il finale tra un piombo e l’altro. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare all’inglese del cefalo in acqua lente e basse con meno di 2 metri di profondità.
Queste sono zone che si trovano molto spesso nei piccoli fiumi, torrenti e canali. Certamente è consigliato l utilizzo dei galleggianti a goccia di ridotte dimensioni che non superano il grammo. La piombatura viene fatta con una spallinatura di piombi della stessa grandezza posti a intervalli equidistanti. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare i cefali a canna fissa.
Cefalo a canna fissa.
La pesca del cefalo a canna fissa è una tecnica molto divertente con diverse catture e i diversi hot spot dove possiamo pescare.
Dove e hot spot per la pesca del cefalo a canna fissa.
Questi pesci sono diffusi in tutti i mari tropicali e temperati della Terra.
Abitano acque costiere, più o meno profonde, spingendosi nelle lagune e nelle foci dei fiumi. Gli spot migliori per la pesca al muggine sono le spiagge nelle vicinanze di foci e lagune salmastre. Anche nei fiumi a chilometri di distanza dalle foci sono luoghi dove vivono i cefali.
Periodo migliore per pescare il cefalo a canna fissa.
Presente nelle lagune salmastre, fiumi e lungo le coste italiane durante tutto l’anno. Ma il periodo primaverile risulta il più redditizio.
Le esche e la pasturazione per pescare del cefalo a canna fissa.
Sicuramente un’esca molto valida e anche economica è il bigattino e la pasta. Il bigattino come la pasta può essere utilizzata anche per la pasturazione durante l’azione di pesca. La pasta può essere acquistata a preparata a casa seguendo diverse ricetta. (Ricetta pastura per cefalo).
Finale e terminale per pescare del cefalo a canna fissa.
Il terminale lungo 60-70 cm deve essere sottile del 0,10-0,16 è legato alla lenza madre con una girella tripla. Sondando la profondità l’amo deve scendere fino al fondo e scendere velocemente. La misura ideale dell’amo è dal 10-14.
Taratura galleggiante per la pesca del cefalo in base alla corrente e profondità.
Ci possiamo trovare in diverse situazioni di pesca del cefalo a canna fissa in base agli hot spot scelti per la pesca del cefalo:
- Prima situazione presenza di corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Seconda situazione presenza di corrente e profondità inferiore a 2 metri.
- Terza situazione poca corrente e profondità superiore a 2 metri.
- Quarto caso poca corrente e profondità inferiore a 2 metri.
Come pescare del cefalo a canna fissa in acqua veloce e profonde superiore a 2 metri.
Questa è sicuramente una delle condizioni più difficili in cui pescare del cefalo a canna fissa. In questa probabilmente pero si trova il pesce di taglia maggiore quindi e da sfruttare. In questo caso si usa esclusivamente galleggianti con forma a pera rovescia/carota allungata. Il piombo è consigliabile utilizzare una torpilla che dovrà coprire almeno il 70 – 80% del galleggiante bloccata tra due pallini. Quindi i restanti 30-20% per la taratura del galleggiante si utilizzano pallini. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo a canna fissa in acqua veloce e basse con meno di 2 metri di profondità.
In questo caso sono da preferire i pallini alla torpille per tarare il galleggiante e pescare del cefalo a canna fissa. Sicuramente in questo modo il fondale in minor tempo con solo loro l’utilizzo. Allo stesso modo come in acque più profonde si utilizzano galleggianti con forma a pera rovescia/carota. La grammatura dei galleggianti di norma non supero i 6 gr. Come piombatura, effettuerei un bulk di piombini della stessa grandezza che andrà a ricoprire il45-55 % della portata del galleggiante. Per il restante 55-45% si inseriranno degli altri piombi sottostanti. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare del cefalo a canna fissa in acqua lente e profonde superiore a 2 metri.
In questi casi si utilizza dei galleggianti a forma di goccia. I galleggianti a goccia offrono sicuramente una maggiore sensibilità, allo stesso tempo offrono prestazioni migliori. Le grammature dei galleggianti per la pesca a canna fissa in queste situazioni variano da 1 ai 3 grammi. Come piombatura, si può utilizzare una spallinatura decrescente rispetto al galleggiante aumentando lo spazio verso il finale tra un piombo e l’altro. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare a canna fissa24 del cefalo in acqua lente e basse con meno di 2 metri di profondità.
Queste sono zone che si trovano molto spesso nei piccoli fiumi, torrenti e canali. Certamente è consigliato l utilizzo dei galleggianti a goccia di ridotte dimensioni che non superano il grammo. La piombatura viene fatta con una spallinatura di piombi della stessa grandezza posti a intervalli equidistanti. Il terminale verrà unito al monofilo madre attraverso una girella tripla.
Come pescare i cefali con la mazzetta.
La mazzetta per cefalo è sicuramente la tecnica più utilizzata per pescare il cefalo. Si utilizza la mazzetta come tecnica per la pesca dei cefali perché è economica e molto redditizia. Bisogna tenere presente che il cefalo staziona vicino le coste tutto l’anno aumenta la sua frequentazione nel periodo estivo e autunnale dei mesi Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre. In questo periodo la mazzetta innescata con la pastura comprata già pronta o preparata in casa da il meglio. Con le acque calde gli odori facilmente si disperdono attirando il cefalo e non solo, non sono rare catture di orate e spigole anche di belle dimensioni.
Come è fatta la mazzetta per cefalo.
La mazzetta e composta da un numero variabile di ami da 5 a 9 legati su spezzoni di fili molto corti circa 15 cm. Questi ami legati vengono legati ad un’altro spezzone di monofilo che compone il bracciolo. Per legare gli ami si utilizza filo del diametri variabile dal 0,22 al 0,30 e ami a gambo lungo di misura dal 10 al 6. Questi spezzoni poi si legano insieme con 100 cm di nylon del 0,30 dall’estremità si fa un asola.
Il terminale cosi composto si collega a un moschettone. Il moschettone si lega direttamente sulla lenza madre dopo aver infilato un piombo scorrevole e un gommino salva nodo. Si utilizza un moschettone per scambiare velocemente la mazzetta. Il piombo del peso ridotto da 50-70 gr. Il lancio deve essere accompagnato per far in modo da non distruggere l’innesco delicato per questo si utilizzano canne paraboliche e morbide.
L innesco a campana per cefalo.
L’innesco va eseguito formando una campana che copre gli ami con la pastura facendo in modo che gli ami stanno al centro col gambo e si punte rivolte verso l esterno formando una sorta di stella o asterischi.
L innesco a grappolo per cefalo.
Un altro sistema per innescare la mazzetta e quello di innescare amo per amo singolarmente con piccole palline di pastura a formare una sorta di grappolo simile a quello dell uva.
L’alimentazione e cosa mangia il cefalo in natura.
Questi pesci si cibano di alghe (prevalentemente diatomee), organismi planctonici e detriti. Gli esemplari che si nutrono in acque dolci o salmastre crescono più velocemente degli altri.
Brevemente le esche e le pasture migliori per pescare i cefali.
l’esca migliore per cefalo o muggine.
L’esca che viene utilizzata con maggio successo per la pesca è la pastura innescata su singolo amo o sulla mazzetta, spesso non rimane indifferente al coreano, arenicola, tremolina e sarda.
Con le sue uova si prepara la bottarga di muggine.
Le migliori esche per cefalo.
Le migliori esche per cefalo si differenzia molto della tecnica di pesca usata e dallo spot. Ma spesso anche delle abitudini. Nella zona napoletano si usa con successo la sarda in Calabria invece si usa la pastura a base di formaggio.
Il cefalo è detto lo spazzino del mare si ciba di qualunque cosa organica che trova sul suo cammino. Singolare il suo modo di cibarsi succhiando il cibo ed è proprio per questa caratteristica che si devono utilizzare alcune esche piuttosto che altre.
Il cefalo lo troviamo in mare, nei fiumi, nelle lagune salmastre, nei porti e foci dei fiumi in tutti questi spot il bigattino tra tutte le esche per cefalo risulta catturante a patto di pasturare in modo da far avvicinare il cefalo alle nostre esche. (Le pasture possono essere a base di formaggio o sarda dipende molto dalle abitudini del luogo. Per grosse linee spesso si usa a base di sarda per porti e lagune salmastre mentre per mare aperto,fiumi e foci a base di formaggio)
Anellidi e vermi.
Gli anellidi come coreano, tremolina, arenicola e lombrico sono molto graditi dal cefalo. (Spesso capita di prendere cefali che superano abbondantemente il kg mentre peschiamo a tutt’altro con queste esche). L’unica pecca di queste esche che resistono bene al lancio ma non riescono ad attirare il cefalo. Per questo spesso si innescano e si pastura lanciando in acqua palle di pastura spesso con l’ausilio di una fionda per aumentare la gittata.
Sarda.
La sarda come la pastura innescata sull’amo. (Sia a base di sarda che formaggio) oltre ad essere tra le esche per cefalo usate fin dagli albori risultano le migliori, oltre che si conservano
facilmente per lunghi periodi (congelandole in freezer senza perdere il loro potere attrattivo) hanno un costo basso (sopratutto le pasture se fatte in casa col pane raffermo). La sarda come la pastura hanno un potere attrattivo molto forte sue cefali se si pesca a fondo con la mazzetta non si ha il bisogno nemmeno di pasturare.
In definitiva le migliori esche per cefalo risultano le pasture e la sarda che possono essere usate per la pesca col galleggiante(pesca all’inglese,pesca con canna fissa e pesca alla bolognese) e pesca a fondo con la mazzetta per cefali o su singolo amo.
Ricetta pastura per cefalo in acque interne.
Sicuramente con questa ricetta pastura per cefalo in acque interne a bolognese vogliamo presentare una pastura specifica per questo pesce e questa tecnica. In breve per avere più possibilità di cattura occorre un esca che attira i cefali e li fa stazionare in zona senza saziarli. La pastura per cefalo deve avere una consistenza giusta, in quanto se
troppo morbida si scioglie appena in acqua, ma se troppo dura diminuisce il suo potere attirante.
In sintesi gli ingredienti per la ricetta pastura per cefalo in acque interne a bolognese.
- Per prima cosa 500 gr Di pan grattato.
- Poi 200 gr Di farina di tipo 00.
- Inoltre 200 gr di pecorino.
- Poi 50 gr latte in polvere.
- Inoltre 10 ml caglio di origine animale .
- Infine 1 uova.
- acqua quanto basta
Preparazione della ricetta pastura per cefalo in acque interne a bolognese fatta in casa.
- Per prima cosa per la preparazione del pastura per cefalo oltre agli ingredienti abbiamo bisogno di un contenitore grande e uno piccolo.
- Poi nel contenitore piccolo mettiamo il caglio e uova con mezzo bicchiere d acqua e mescoliamo.
- poi nel contenitore più grande mettiamo gli ingredienti secchi pan grattato, farina, latte in polvere e pecorino mescolandoli.
- Ora uniamo i due composti aggiungendo le uova e mescoliamo il tutto con le mani aggiungendo poca acqua alla volta fino ad ottenere un impasto gommoso che non si deve appiccicare alle mani ma nemmeno sbriciolarsi.
- Infine la pastura si deve presentare morbida e con una buona elasticità. Sicuramente più si lavora l’impasto più diventa omogeneo e gommoso
In conclusione come conservare la pastura per cefalo per acque interne.
La pasta così ottenuta può essere conservata per qualche giorno in frigo per essere adoperata in pesca. Conservata in freezer ha una lunga conservazione ma deve essere scongelata e mescolata di nuovo fino a raggiungere di nuovo lo stato gommoso. Al fine di ottenere una pasta gommosa in alcuni casi si deve aggiungere della farina.
Ricetta pastura per cefalo.
Sicuramente con questa ricetta pastura per cefalo fatta in casa possiamo realizzare una pastura ideale ai lanci lunghi per la pesca dei cefali a fondo con la mazzetta. Certo per avere più possibilità di cattura occorre un esca che attira i cefali e fa in modo di tenerli in zona. La pastura per cefalo deve avere una consistenza giusta, in quanto se troppo morbida non si può lanciare o si scioglie appena in acqua, ma se troppo dura diminuisce il suo potere attirante.
In sintesi gli ingredienti della pastura per la pesca in mare porti e foci del cefalo.
- Per prima cosa 500 gr Di pan grattato.
- Poi 200 gr Di farina di tipo 00.
- Inoltre 200 gr Provolone piccante grattugiato tipo Auricchio.
- Poi 50 gr Pasta di acciughe.
- Inoltre 50 ml di olio di oliva (circa 4 cucchiai da tavola).
- 2 uova.
- Infine additivo pesca al cefalo. Che lo trovi a questo link.
Preparazione della pastura per la pesca al cefalo fatta in casa sia fondo che galla.
- Per prima cosa per la preparazione del pastura per cefalo oltre agli ingredienti abbiamo bisogno di un contenitore grande e uno piccolo.
- Poi nel contenitore piccolo mettiamo l’olio con la pasta di acciughe e mescoliamo.
- Nel contenitore più grande mettiamo gli ingredienti secchi pan grattato, farina e provolone mescolandoli.
- Ora uniamo i due composti aggiungendo le uova e mescoliamo il tutto con le mani aggiungendo poca acqua alla volta fino ad ottenere un impasto gommoso che non si deve appiccicare alle mani.
- Infine la pastura si deve presentare morbida e con una buona elasticità. Sicuramente più si lavora l’impasto più diventa omogeneo e gommoso.
- L’additivo va aggiunto direttamente sul luogo di pesca, può essere di tipo con sfruzzino o a goccia ma cmq ne basta veramente poco aggiunto sul luogo di pesca per non perdere l’aroma.
In conclusione come conservare la pastura per cefalo fatta in casa.
La pasta così ottenuta può essere conservata per qualche giorno in frigo per essere adoperata in pesca. Conservata in freezer ha una lunga conservazione ma deve essere scongelata e mescolata di nuovo fino a raggiungere di nuovo lo stato gommoso. Al fine di ottenere una pasta gommosa in alcuni casi si deve aggiungere di nuovo della farina.
Infine
Sicuramente è una pastura molto valida per pescare a fondo di cefalo utilizzando la mazzetta. Può essere utilizzata anche con le tecniche di pesca all’inglese, bolognese e canna fissa, con la stessa possiamo anche pasturare preparandone a parte una versione con più acqua in modo che si sciolga prima una volta lanciata in acqua.
In modo che raggiunga il fondo e rimanga nella nostra zona di pesca se vogliamo utilizzarla per pasturare possiamo avvolgere con la pastura dei sassi e lanciarli in acqua. In questo modo la pastura scende velocemente e rimane nella nostra zona di pesca. Sicuramente non bisogna stupirci se ad abboccare sono spigole, orare o mormore.
Ricetta pastura per cefalo fatta in casa sia fondo che galla.
Sicuramente con questa ricetta pastura per cefalo fatta in casa possiamo realizzare una pastura ideale ai lanci lunghi per la pesca dei cefali a fondo con la mazzetta.
Certo per avere più possibilità di cattura occorre un esca che attira i cefali e fa in modo di tenerli in zona. La pastura per cefalo deve avere una consistenza giusta, in quanto se
troppo morbida non si può lanciare o si scioglie appena in acqua, ma se troppo dura diminuisce il suo potere attirante.
In sintesi gli ingredienti per la ricetta pastura per cefalo.
- Per prima cosa 500 gr Di pan grattato.
- Poi 200 gr Di farina di tipo 00.
- Inoltre 200 gr Provolone piccante grattugiato tipo Auricchio.
- Poi 50 gr Pasta di acciughe.
- Inoltre 50 ml di olio di oliva (circa 4 cucchiai da tavola).
- Infine 2 uova.
Preparazione della ricetta pastura per cefalo fatta in casa sia fondo che galla.
- Per prima cosa per la preparazione del pastura per cefalo oltre agli ingredienti abbiamo bisogno di un contenitore grande e uno piccolo.
- Poi nel contenitore piccolo mettiamo l’olio con la pasta di acciughe e mescoliamo.
- poi nel contenitore più grande mettiamo gli ingredienti secchi pan grattato, farina e provolone mescolandoli.
- Ora uniamo i due composti aggiungendo le uova e mescoliamo il tutto con le mani aggiungendo poca acqua alla volta fino ad ottenere un impasto gommoso che non si deve appiccicare alle mani.
- Infine la pastura si deve presentare morbida e con una buona elasticità. Sicuramente più si lavora l’impasto più diventa omogeneo e gommoso.
In conclusione come conservare la pastura per cefalo fatta in casa.
La pasta così ottenuta può essere conservata per qualche giorno in frigo per essere adoperata in pesca. Conservata in freezer ha una lunga conservazione ma deve essere scongelata e mescolata di nuovo fino a raggiungere di nuovo lo stato gommoso. Al fine di ottenere una pasta gommosa in alcuni casi si deve aggiungere di nuovo della farina.
Sicuramente pastura molto valida per pescare a fondo a cefalo utilizzando la mazzetta. Può essere utilizzata anche con le tecniche di pesca all’inglese, bolognese e canna fissa, con la stessa possiamo anche pasturare preparandone a parte una versione con più acqua in modo che si sciolga prima una volta lanciata in acqua.
Nome dialettale del cefalo o mugine.
- Abruzzo mazzone, Mugella ;
- Calabria Cefalu verace ;
- Campania verace, Cefaro mazzone ;
- Emilia Zòevli ;
- Friuli Venezia Giulia Zèvoli, Maciato ;
- Liguria Carida, Mussao ;
- Marche Baldighera, Mazzone
- Puglia, Capuozzo ;
- Sicilia Capulatu, Lustru ;
- Sardegna Cefalu, Cafanu ;
- Toscana Muggine caparello, Mazzone ;
- Veneto Volpina e mecie , Meciati .
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