Come innescare correttamente il bibi e non farlo scoppiare.
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Nei negozi di pesca o sulle spiagge spesso si sente la domanda come innescare correttamente il bibi per non farlo scoppiare? Far perdere meno liquido possibile significa presentare la nostra [the_ad_group id=”44275″] esca con un maggior potere attrattivo.
Per maneggiare il bibi si deve avere sempre le mani bagnate (per non rischiare di bruciare il bibi). Immergere il bibi nell’acqua di mare prima di essere innescato lo rende meno turgido. Il liquido al’ interno altre a svolgere le funzioni vitali del Bibi è il principale potere attrattivo dello stesso.
Si può innescare il bibi col classico ago da bibi che presenta un’asola all’estremità in modo da inserire all’interno il filo e far scorrere il bibi d’ago sul filo del terminale e in fine sull’amo. (Ottimo sistema e molto facile,ma ogni volta bisogna staccare il finale dalla trave).
Per innescare il bibi col classico ago per anellidi si devono usando ami con una curva larga. Questo innesco risulta non facile ai neofita, arrivati nella curva dell’amo la pressioni all’interno del bibi aumenta.
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Smaltare il nodo dell’amo a paletta con dello smalto per unghie facilita il passaggio del bibi sul nodo. Sia se si usa l’ago da bibi che l’ago classico da innesco.
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Il bibi è una delle poco esche che può essere congelata per conservarla a lungo. Per conservare ottimamente il bibi congelandolo bisogna svuotarlo e poi per innescarlo lo si innesca alla rovescia. Con l’utilizzo di un ago da innesco per i comuni anellidi si prepara un salsicciotto. Bisogna tagliare il bibi alla due estremità per ottenere un tubo vuoto e poi bisogna tagliare longitudinalmente lungo il bibi per aprirlo. Una volta tagliato il bibi si arrotola intorno all’ago da innesco e si irrobustisce il tutto con dei giri di filo elastico.
Una volta fatto ciò si ottiene una robusta esca resistente agli attacchi della minutaglia molto valida per le grosse orate e mormore, non resta che farla scivolare dall’ago sull’amo.
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