Razza quattrocchi, habitat, alimentazione, pesca ed esche.
La razza quattrocchi appartiene al philum dei Cordati, al subphilum dei Vertebrati, alla classe degli Condroitti e all’ordine degli Raiformi.
Descrizione in sintesi della razza quattrocchi.
Il disco è romboidale, più largo che lungo, e occupa poco meno della metà della lunghezza totale dell’animale. Il muso è prominente e appuntito, più acuto nei maschi che nelle femmine. Gli occhi sono più grandi degli spiracoli. La pelle del lato dorsale è liscia con alcune spicule apicali del muso estese, nei maschi, in due fasce marginali lungo il lato anteriore del disco.
Gli adulti maschi sono dotati di due o tre serie di spine (alari) nella parte esterna delle pinne pettorali e da tre a cinque verso l’orlo dei disco all’altezza degli occhi e degli spiracoli (malari). Nella coda sono presenti 3 serie di spine e due o tre spine inter-dorsali. Il lato ventrale è liscio, tranne dell’estremità apicale del muso che nei maschi è spinulosa. Lungo la coda, fino alla prima pinna dorsale, vi sono 14-18 spine, più altre due situate tra le due dorsali.
La coda della razza quattrocchi.
La coda è lunga meno della metà della lunghezza totale. I denti nei maschi sono appuntiti e acuti (40 – 42 serie verticali con massimo 12) e nelle femmine sono appiattiti e ottusi. In oltre i denti delle serie mediane sono robusti e con la punta diretta verticalmente verso l’interno della mascella. I denti esterni sono un poco smussati.Le pinne pettorali sono ampie ed hanno i margini anteriori sinuosi e quelli posteriori convessi; gli angoli sono più o meno arrotondati (più a punta quelli laterali). Le due pinne dorsali sono rugose e poco sviluppate, la caudale è piccola.
La colorazione dorsalmente è bruno-rossastra , più scura ai margini del disco e nella parte centrale mediana. Tutto il disco è cosparso di macchioline grigiastre. Il muso è chiaro, ocraceo o giallo dorato, nel maschio vi sono alcune macchie sparse giallastre che non sono presenti nelle femmine. Su ogni pettorale si nota un ocello di forma circolare od ovale blu-indaco, bordato da due cerchi concentrici (quello interno è viola e quello esterno giallo-arancione).
Brevemente l’habitat delle razze quattrocchi.
L’habitat naturale è rappresentato sia dal mare aperto che da acque costiere, dell’Europa, della costa atlantica dell’Africa, probabilmente fino alla Namibia e al Sudafrica in un range di profondità che varia da 0 a 100 m circa. Talvolta viene anche vista in trappola in grandi pozze naturali che si formano per la bassa marea nei pressi di grandi estuari. Anche se è più frequente trovare questa razza di solito su fondali fangosi, sabbiosi o ghiaiosi ad una profondità media tra i 10-60 m.
L’alimentazione in breve della razza quattrocchi.
I giovani esemplari si nutrono di piccoli crostacei, in particolare anfipodi e gamberetti, mentre gli adulti si nutrono invece di granchi, gamberi e piccoli pesci.
I metodi di pesca e come pescare in mare la razza quattrocchi.
Brevemente l’esca migliore per la razza quattrocchi.
Sicuramente non resiste ad esche come sarde e filetti di cefalo innescati per il pesce serra o altri predatori. Gli esemplari giovani spesso sono ingannati da esche meno voluminose come anellidi tipo coreani e arenicola.
Dove pescare in sintesi la razza quattrocchi.
Sicuramente le spiagge che degradano velocemente, con fondali fangosi, sabbiosi o ghiaiosi ad una profondità media tra i 10-60 m.
Periodo e mesi migliori in breve per la pesca la razza quattrocchi.
Senza nessun dubbio il periodo che ci possiamo imbattere in questa razza nelle vicinanze della costa è quello estivo.
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